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Per una teoria dell’agire sociale del poeta

Abstract: Wisława Szymborska (1923-2012), poetessa polacca, Nobel per la letteratura nel 1996, tradotta in 36 lingue, mi è sembrata essere l’artista che più poteva rappresentare cosa significhi, oggi, scrivere poesia.
Si può attribuire una funzione sociale alla poesia? Come investigarla, descriverla, spiegarla, comprenderla? La posizione sociale dell’artista, oggi, è quella di essere anche un intellettuale?
L’intento originario della ricerca, essenzialmente esplorativa, era raccogliere la storia di vita della poetessa, concentrando l’attenzione sul percorso di un artista, sul senso significante della scrittura conferito a partire dal suo particolare punto di vista.
[…]
La storia e le opere di Wisława Szymborska ben rappresentano la crisi dell’intellettuale organico, dell’engagé sartriano, del vissuto e della trasformazione dell’intelligentcja dei Paesi dell’est ex-comunisti. La sua prima raccolta di poesie viene pubblicata nel 1953, “Per questo viviamo”, ed è caratterizzata dal forte intento propagandista dell’ideologia comunista; tuttavia con i primi scandali delle grandi purghe, la poetessa non rinnova l’iscrizione al partito e scrive poesie completamente diverse per stile e contenuti. Si ritira nel privato sia della scrittura che della vita politica. Da intellettuale professionista, caporedattrice di una rivista letteraria, dopo la defezione dal partito venne declassata ad una rubrica di posta letteraria e a scrivere recensioni di ogni tipo, dalla botanica alla letteratura. Pian piano si ritira dall’Associazione degli Scrittori. Il suo ruolo pubblico diventa sempre più sfumato, con scintille di partecipazione ad alcune questioni collettive.

Language: Italiano

Originariamente pubblicato in: L’agire sociale del poeta. Wisława Szymborska nella vita dei lettori in Italia e in Polonia, di M. Gammaitoni, Ed. Franco Angeli, Milano, 2006

Download: Introduzione – L’agire sociale del poeta. Wisława Szymborska nella vita dei lettori in Italia e in Polonia